Irene De MAtteis

servito; ma oltre la finestra della tua cucina  bussa  primavera! Hai voglia  di fare una passeggiata! Potresti  forse   lasciar  tutto,  uscire  ad abbracciare  questa giornata?       E tu, marito  che rientri a casa, e sul  tavolo  non  trovi   neanche   una  frittata,  che succede? Finora   un   pasto preparato   l’hai  dato  per scontato?    Sei  arrabbiato,  smarrito,  scioccato!   E  fin   ora   non  hai  mai  cucinato! Se vuoi mangiare adesso è l’ora del tuo pranzo improvvisato!         A volte, ciò che  è  inaspettato,  ti  porta fuori  dal  tracciato  programmato,  donarti la sensazione che qualcosa si sia liberato!  Così, tu che al navigatore ti sei abituato, hai mai provato a guidare senza conoscere la strada? Senza sapere esattamente dove andare? E chissà dove sei capitato!       Hai scordato le chiavi di casa! Fino a tardi nessuno può aiutarti! Chiuso fuori dalle tue quattro mura,  come ti sei sentito? Abbandonato? Smarrito? Sconsolato?  O magari in largo e in lungo hai vagato? Su una panchina ti sei sdraiato? Ed il cielo hai osservato?  Hai mai provato di notte a percorrere al buio il tragitto verso il bagno dalla tua camera dal letto? Nell’oscuro, hai riconosciuto il tuo spazio sicuro?    Hai mai provato per una settimana a non fumare per poter scegliere, alla tua amata abitudine, di ritornare? Hai mai provato a fare a meno del cioccolato? Con la mano sinistra i denti ti sei mai lavato?Da quanto tempo su un tramonto non ti sei soffermato?  Hai mai provato a dimenticare quel che molto bene sai fare?  Puoi iniziare a ballare Tango quando vuoi,  anche se sei un muratore.       E  se  ti sembra che nel mondo ci sia solo blaterare, rumore,   invece  che chiuderti  tra le tue  quattro mura, hai provato a portar  fuori  il  tuo silenzio interiore?     E tu,  che hai sempre mostrato al mondo un’immagine impeccabile, perfetta,  non vuoi darti l’occasione di mostrarti nuova, deforme, infetta?     Tu  che  hai scelto di vivere  in una  sicurezza protetta, circoscritta,  vuoi provare ad arrischiarti in una vita ancora non scritta?       Così,  usa la ragione,  osservati! Scopri se per caso non sei diventato, per te stesso, una prigione!  Prova ad uscir fuori,  in ogni momento puoi rientrare!    Riuscirai a non cercare negli altri quel che  solo  tu  puoi  darti?   Senza dubbi, gioire del tuo respiro, dell’essere vivo?   Chiuderai forse il tuo cuore per paura del dolore?   O abbandonato allo stupore, godrai d’ogni sapore? Oltre all’amarezza, il rancore, la vendetta, respira, senza fretta!   Rilassa il tuo corpo!   Il corpo, bambino irriverente che gioca seriamente, che vive ciò che sente.  La mente vuol cambiare le carte;   si atteggia, come padrone potente,   manipolando  il  niente  fugge  dal  presente; Ossessioni, futuro, passato: un commiato.   Non c’è ombra del giudizio, del peccato.   Non scappare, e non cercare di capire!  Sei pronto a rischiare? Sei pronto a voler dare? Getta infondo al mare quel che la vita non ti fa apprezzare.